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1. |
La Nostra Rotta
05:27
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Questa notte mi spaventa un po’,
vedo buio ovunque soprattutto dentro me.
Su questa nave me ne vado via
e fuggo da tutti soprattutto da te.
Un vento gelido mi sveglia, rivedo te in me.
E tutto a un tratto una scialuppa comincia a scendere,
poi una sirena spiegata mi spiega che devo correre, devo correre.
Ma io resto a guardare gli altri che pensano solo a sopravvivere.
Non ho saputo ucciderti, ma poi sarebbe servito?
Dov’è il senso di tutto ormai?
Potrei lasciarmi annegare.
Le grida intermittenti nella notte mi stordiscono,
non vedo le stelle, c’è troppa luce.
Mi sento trascinare dalle onde che mi lavano da ogni peccato,
che male ho fatto adesso?
Non ci riprovo più, mangio fango e scendo giù,
mi arrendo a tutti voi ché non fatemi più respirare.
Sono tanti a gettarsi come me in un mare che forse non c’è,
ma io resto a guardare quelli che pensano solo a sopravvivere.
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2. |
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Dicono di noi, come degli eroi.
Ritornati qua, vivi per metà.
Quanto brucia la realtà, quanto ci distruggerà?
Non il tempo né la gloria, non il denaro o tutto l’amore che hai
basterebbe a dimenticare qual è il prezzo da pagare: vivi sopra il sangue altrui.
Non senti dentro? Loro bruciano.
Siamo eroi, o solamente noi? Forse dèi, ma dell’inferno ormai.
Sentire freddo mentre penso a quel soldato perso messo contro me.
Con gli occhi aperti, ma luccicanti un po’, mi diceva “ti prego io no”,
poi da un occhio del sangue versò. Un colpo bastò.
Siamo eroi o solamente noi? Tornerei indietro potessimo, sai.
Siamo eroi o solamente noi? Forse dèi, ma dell’inferno ormai.
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3. |
Più Ci Pensi Meno Lo-Fi
01:34
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Non basta mai, non basta mai, non ce la fai, tu non sorridi più.
Vedo chi sei, vedo la fine, ma tu lo sai, sei qui per andartene.
Vedo così, vedi con me, vai. Non sei più tu, non lo eri mai.
Fosse meno caro il tuo ego.
Verremo noi mentre tu lo fai, non guarirai, non ce la fai.
Vedo così, vedi come vai. Non sei più tu, non lo eri mai.
Cerco di più.
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4. |
Soyuz
06:00
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È nero il giorno, il vuoto intorno. Poi il Sole. Un riflesso. Non vedo più.
C'è un mostro che orbita sopra le tue vane paure, ti nasconderai?
Percorre traiettorie con ali schiuse e piena integrità.
Ripenserai quando quel giorno dicevi dentro te "è l'ora di partire".
Ma è l'ultima occasione per chiederti se ormai son troppe le parole.
Il vuoto assorbe, tu lo riempirai.
È un’ordinarietà o una follia?
Annulla le paure. Lascia il suolo e vai.
Senti il peso. Ti tira giù. Ma poi volerai su.
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5. |
Ovest
04:10
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Partito solo vuoi viaggiare costante.
Deciso a crescere, andare avanti.
Se il vento è più forte dei lacci che hai,
tu prova a sdraiarti e vedrai oltre.
L'infinità ti stupirà e poi ti abituerai e fame avrai di più.
Non chiederti perché lo fai.
A volte non serve, basta vivere.
Ma resti su, tu vuoi resistere,
contro di te c'è solo il tempo ormai.
Ci metti un istante lo sai, a cadere giù.
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6. |
4351
04:01
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Ore intere spese ad ascoltare. Storie dentro foto mi risvegliano.
Ci sono libri, fogli di giornale. Ma il solo esistere non è ciò che conta.
Solitudine di un'anima che non dimentica.
Come si fa a dormire, qui c'è confusione.
Sento il frastuono del mio silenzio, e di chi come me è colpevole.
Filtra la luce fra le sbarre. Cercare un sole che non c'è.
Recluso penso al sorriso perso nel ricordo del tuo viso.
Resisto e cerco il sorriso di chi dentro un sogno trova rifugio.
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7. |
Vucciria
02:39
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Sperduto fra le strade, parole volano.
Il vizio mi conforta, sudori colano.
Sazio di allegria nuoto nel caos.
Ossi di seppia, squit-squit, lievitano come il pane.
Ma cosa mi rimbomba in testa?
Vertigine di frenesia, la notte qui non passa, mi logora di più.
La serietà non è più mia.
Portatemi via.
Vucciria, tutta tutta normalità.
Dentro al vortice, il calore, l'euforia.
Tutto mi tenta, cortesemente cedo.
Tutti a Savona.
Pazzo di allegria nuoto nel caos.
Vertigine di frenesia, la notte qui non passa, mi logora di più.
La serietà non è più mia.
Portatemi via.
Dottore, trentuno maggio quattro e quarantatré,
sette percento di stabilità mentale.
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8. |
Ut
03:46
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9. |
Atto III
07:29
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Non è un gioco sai, l'ardore sul tuo viso.
Potrebbe urlare ma sottovoce mi racconta poesie.
E puoi trovare un fiore, o puoi toccare il fondo.
Scrivi su di me, portami nel vento.
Sento il profumo sciogliersi nel tempo.
Io resto qui, steso come un foglio bianco.
Per me è un piacere anche il solo fare niente.
Solo fare niente.
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Shed of Noiz Livorno, Italy
Shed of Noiz:
Luca Bicchielli
Dario Sardi
Giulio Panieri
Mattia Salvadori
Alt/Stoner Rock from Tuscany, IT
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